Piano di Gestione del Rischio arboreo


La gestione del rischio, tema estremamente attuale, è disciplinato a livello internazionale dalla norma UNI ISO 31000. In Italia la gestione dei rischi degli eventi calamitosi è disciplinata dalla Legge n. 225 del 24.02.1992, che istituisce la Protezione Civile la cui attività riguarda lo studio, l’analisi e la valutazione dei rischi da attuarsi preventivamente, oltre che la gestione dell’emergenza e dei soccorsi in fase operativa.

Gli alberi, diversamente da manufatti antropici, sono strutture dinamiche e, nella loro gestione, possono essere applicabili tecniche colturali diverse, che comportano rischi diversi. Una ragionevole gestione del rischio deve avere tuttavia sempre l’obiettivo di conservare alberi che appaiono stabili al verificarsi di eventi meteorici non particolarmente intensi.

Il piano di gestione del rischio arboreo ha come obiettivo quello di proporre un indirizzo di riferimento per le decisioni gestionali che deve assumere il proprietario o la pubblica amministrazione che ha in gestione il singolo albero o un patrimonio arboreo diffuso quale può essere quello di un comune o di un ente pubblico o privato seguendo la procedura di gestione del rischio definita dallo schema generale riportato nell’immagine di fianco.

Nella gestione degli alberi l’obiettivo da perseguire è quindi quello di ridurre il rischio in quanto, sfortunatamente, non è mai possibile eliminare interamente il rischio derivante da un possibile cedimento, a meno che non si abbatta l’albero.

Il PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO ARBOREO serve quindi a definire una procedura di comportamento relativamente alle alberature, individua le priorità di intervento permettendo l’ottimizzazione delle risorse economiche che sono sempre limitate e fornisce uno strumento standardizzato di definizione di una procedura decisionale che mette al riparo i responsabili del patrimonio arboreo in caso di eventi avversi con conseguenze su cose o persone.